1. I campionati indimenticabili - Stagione 2000
    campionati indimenticabili, Ferrari, Mclaren, 2000, Michael Schumacher, Hakkinen

    By Zure il 20 Nov. 2013
     
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    Sul forum http://f1grandchelem.forumcommunity.net/ è in corso un torneo / sondaggio che ha portato gli appassionati di F1 ad eleggere il campionato indimenticabile da fine degli anni '70 ad oggi. Hanno raggiunto le semifinali il campionato del 1976 (reso ancora più epico dal film Rush) e le stagioni recentissime del 2000, 2007, 2010.

    Andiamo a rivivere una per una queste quattro stagioni che hanno visto sempre la Ferrari in lotta per il titolo, con vittorie memorabili, ma anche scottanti delusioni. E cominciamo dalla stagione 2000.

    schumacher2000



    Il primo segnale di voler tornare a capeggiare il mondo la Ferrari lo aveva già dato nel 1999, quando nonostante l'assenza di Michael Schumacher per mezza stagione la Rossa sfiorò il titolo con Eddie Irvine, vincendo però la classifica costruttori. Il pilota nordirlandese si è trasferito alla Jaguar e il suo sedile viene assegnato al brasiliano Rubens Barrichello proveniente dalla Stewart. Schumacher a Sepang '99 ha dimostrato di essere rientrato in ottima forma e questa volta non vuole fallire l'obiettivo. A opporsi a lui c'è però il due volte campione del mondo Mika Hakkinen a bordo di una Mclaren che non ha nessuna voglia di abdicare.
    Le danze si aprono a Melbourne, dove le frecce d'argento dominano la scena al sabato: Hakkinen e Coulthard occupano la prima fila e la prima Ferrari del tedesco accusa mezzo secondo di ritardo dal leader. Le due Mclaren scattano bene al via della gara e potrebbero controllare agevolmente la corsa, se non fosse che problemi al motore mettono fuorigioco inaspettatamente entrambi i piloti, dando via libera alle rosse. Schumacher gestisce bene il ritorno di Barrichello (il brasiliano però ha un strategia che prevede una sosta in più) e il risultato è una sensazionale doppietta. Fa notizia anche il doppio ritiro delle Jordan di Frentzen (terzo incomodo nella stagione precedente) e Trulli, c'è così gloria sul podio anche per il fratello minore degli Schumacher, Ralf, che conclude terzo davanti alla BAR-Honda (che conquista i primi punti della sua storia) di un redivivo J.Villeneuve.
    La stagione prosegue in una curiosa alternanza tra Ferrari e Mclaren che si spartiscono la leadership del sabato e della domenica: se una Mclaren è in pole position, la Ferrari poi gioisce in gara e viceversa. Una storia che si ripete nelle prime 7 gare della stagione, come se ci fosse un sortilegio malefico su chi parte davanti. E così le tre pole consecutive di Hakkinen (Australia-Brasile-SanMarino) si tramutano in tre vittorie di Michael Schumacher, mentre il rivale finlandese riesce appena a conquistare 6 punti a Imola piazzandosi secondo dietro al tedesco della Ferrari, dopo aver condotto la gara fino al secondo pit stop.
    La crisi della Mclaren di inizio anno lascia spazio a piccole soddisfazioni italiane, come il secondo posto conquistato da Fisichella su Benetton a Interlagos (proprio qui il pilota romano otterrà nel 2003 la prima vittoria in carriera) e il quarto posto di Trulli nello stesso GP. Dopo tre gare il primo inseguitore di Schumi in classifica è paradossalmente il compagno Barrichello, che ha già un ritardo di 21 punti, mentre Hakkinen ha ben 24 lunghezze da recuperare.

    Sul circuito di Silverstone, gara di casa della Mclaren, la Ferrari si toglie la soddisfazione di conquistare la prima pole stagionale con Barrichello che sfrutta al meglio una qualifica segnata dal meteo pazzo. Il brasiliano è però costretto al ritiro dopo 35 giri di gara mentre si trovava agevolmente in testa. Via libera per le Mclaren che fanno doppietta con Coulthard davanti ad Hakkinen, ma Schumi terzo limita i danni. Una nuova svolta avviene al Gran Premio di Spagna: Schumacher parte davanti a tutti, ma durante la prima sosta travolge l'addetto al rifornimento Nigel Stepney (riparleremo di lui alla voce "stagione 2007") e, al pit stop successivo, il tedesco soffre a causa di un problema con il bocchettone del carburante che lo relega in quinta posizione. Hakkinen torna a vincere e recupera altri 8 punti.
    Schumacher ritrova lo smalto migliore a casa sua, sotto la pioggia del Nurburgring, scatta dalla seconda posizione e vince il duello con Hakkinen conquistando il quarto successo stagionale, in una gara dominata dove lui e il finlandese sono gli unici piloti a concludere a pieni giri. Schumi potrebbe vincere agevolmente anche a Monaco, dove lui e Trulli partono appaiati in prima fila, ma Jarno deve ritirarsi per un problema al differenziale, mentre Michael a un passo dal successo paga un danno a una sospensione. Ne approfitta Coulthard che trionfa davanti a Barrichello e Fisichella. Schumacher e Coulthard si dividono la posta nei due impegni seguenti: Micheal in Canada spezza l'incantesimo conquistando pole e vittoria (altro podio per Fisichella), David lo beffa sorpassandolo a Magny Cours (Schumacher rompe poi il motore mentre si trovava in seconda posizione). Al giro di boa, Schumacher e Coulthard sono divisi da 12 punti, mentre zitto zitto Hakkinen, che ha ottenuto un solo successo finora, è a -18.

    E i colpi di scena sono solo all'inizio: il mese di Luglio è un vero incubo per M.Schumacher che, dopo il ritiro in Francia, è coinvolto al via in due incidenti nelle gare seguenti in Austria e Germania: la Mclaren potrebbe fare doppietta in entrambe le occasioni, ci riesce solo in Austria con Hakkinen vincitore su Coulthard, mentre ad Hockenheim i piani di Woking vengono scombinati da un invasore di pista, ironia della sorte, un dipendente licenziato dalla Mercedes che motorizza la Mclaren; ne approfitta così Rubens Barrichello che conquista la prima vittoria in carriera e salva la leadership iridata del compagno di squadra, ma solo temporaneamente. Infatti Hakkinen riesce a vincere all'Hungaroring e prende la vetta della classifica piloti, ripetendosi anche in Belgio e allungando su Schumacher (qui infilato dal rivale in uno dei sorpassi più belli della storia della F1, avvenuto mentre entrambi stavano per doppiare la BAR di Zonta) che ha il merito di non mollare e di conquistare due secondi posti preziosi che mantengono viva la speranza di Maranello alla vigilia della gara di casa a Monza.
    Il Gran Premio d'Italia viene tristemente ricordato per un terribile incidente al via che coinvolge 7 vetture, lasciando illesi i piloti, ma che costa la vita a un commissario di gara, Paolo Gislimberti, colpito da una ruota e una sospensione decollati via dalla Jordan di Frentzen. Il successo di Schumacher al termine di questo triste weekend, con Hakkinen secondo, accorcia le distanze tra due i rivali più quotati, con il finlandese che conserva due punti di vantaggio, mentre il suo compagno di squadra Coulthard esce definitivamente dalla lotta per il titolo.

    Il 24 settembre sul circuito di Indianapolis si concretizza il contro-sorpasso del ferrarista: Schumacher parte in pole su pista umida e domina la corsa, Hakkinen può solo accontentarsi della seconda piazza, ma gli va peggio perché cede il motore della sua Mclaren. Le Rosse fanno doppietta e la Ferrari si ritrova, inaspettatamente, con un buon vantaggio in entrambe le classifiche e con la possibilità di chiudere il discorso con una gara di anticipo. La penultima gara del mondiale si disputa a Suzuka l'8 ottobre del 2000. Ed è un giorno storico per tutti i ferraristi di oggi: come dimenticare la fuga di Michael dopo il secondo pit stop, il tentativo vano di inseguimento del bicampione in carica mai domo, l'urlo del telecronista Mazzoni. Michael Schumacher vince il GP del Giappone ed è Campione del Mondo su Ferrari, 21 anni dopo Jody Scheckter. Il campionato costruttori invece viene vinto matematicamente dalla Ferrari nell'ultima corsa in Malesia, con Schumi ancora vincitore davanti a Coulthard, Barrichello e Hakkinen.

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    Edited by Zure - 21/11/2013, 00:08
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